lucila soto

Le parole non possono trovarti più. È strano perché tra noi il mondo diventava parole, messaggi, fotografie; a volte un messaggio di voce oppure un video, ma sempre, ogni episodio nella vita si tramutava in data trasmessa nel etere dell’Internet. La distanzia tra noi dispariva e la nostra vicinanza si faceva una realtà più vera e significativa, in grado che spesso noi trovavamo nel stesso track of mind.

Fosti il mio amico, il mio confidente. Il mio tutore d’Italiano, di corsa, e il mio professore da vita. Cercaste farmi crescere, aiutarmi a maturare e diventare una migliore persona. Sò bene che fosti una influenza decisiva nella mia formazione. La donna che oggi mi guarda nel specchio è anche una parte di te.

Oggi il buco che lascia la mancanza della tua presenzia è immenso. La realtà di sapere che non possono esistere più messaggi, più parole tra noi mi fa sentire alla deriva. La tristezza vuole mi prendere con forza ma sò bene che giustamente questo è qualcosa che tu non avrei mai volto, allora mi resisto.

Alla fine io so che tu sai che io so che tu sai. E per me rimane il ricordo di Super Ste: allegro e sempre giovane; di occhi midori che tutto guardavano, che tutto capivano. Schernitore, atleta, amante della natura, dell’arte e della scienza. Amante della musica -quanta musica grandiosa avviammo spedisci tra noi!- Stefano di mente sempre aperta, sempre affamati. Un uomo illustrato, un uomo integrale.

Ho una grande gratitudine con questa vita perchè ti ho trovato. Perché abbiamo condiviso sorrisi con fiducia e lacrime con franchezza. Tutto quello buono e tutto quello cattivo. Vai mancarmi sempre, non ti dimenticherò mai.

Caro Stefano, corri forte, corri libero!